IL XVII SECOLO
UNA SEDE PER LA SINDONE
Già verso la fine del XVI Secolo i Savoia erano consapevoli di dare una degna sistemazione a quella che senza indugi era considerata la più preziosa Reliquia della cristianità. Il possesso della Sindone infatti, offriva ai Savoia, ma anche alla città di Torino, un prestigio che si rifletterà in futuro sulla Dinastia.
Fu proprio in quel periodo che venne stabilito che la Sindone venisse custodita in una Cappella all’interno del Palazzo Ducale che nel frattempo era in costruzione.
Nel 1611, sulla base di un progetto fornito da Ascanio Vittozzi, fu avviato il cantiere seguito anche da Carlo di Castellamonte.
Una grave crisi politica tuttavia fermerà i lavori, tanto che il primo progetto verrà sostituito con quello dell’architetto Bernardino Quadri, proposto con successo a Carlo Emanuele II.
Il nuovo progetto prevedeva una pianta circolare, inoltre si decise di impostare la costruzione della Cappella su un piano rialzato collegato al Duomo sottostante attraverso due rampe di scale con le quali, attraverso le navate della Chiesa sarebbe stato possibile accedere alla Cappella.
I lavori procedono celermente fino a quando un imprevisto ferma nuovamente tutto.
Gli addetti alla costruzione infatti, manifestarono il dubbio che le strutture appena terminate non fossero in grado di sostenere il peso della cupola progettata dal Quadri.
GUARINO GUARINI
A risolvere tutti i problemi penserà il celebre architetto dell’ordine dei Teatini Guarino Guarini.
Giunto a Torino verso la fine del 1666, il Guarini assume quasi subito, spinto in ciò da Carlo Emanuele II, la carica di ingegnere ducale.