IL XV SECOLO

LA SINDONE LASCIA LIREY

Dopo la morte, avvenuta nel 1398, di Geoffroy II De Charny, si ha un periodo caratterizzato da una nuova escalation della Guerra dei Cento Anni, evento che costringe la figlia di Geoffroy II, Margherita, in accordo con il secondo marito Humbert De La Roche, a ritirare dalla chiesa di Lirey, motivando il tutto per ragioni di sicurezza, le reliquie presenti, tra le quali, naturalmente, anche la Sindone.

Di tale avvenimento esiste una ricevuta data 06 Luglio 1418. In tale documento Humbert De la Roche si impegna, una volta cessati i pericoli, a restituire quanto prelevato ai canonici. 

La Sindone, una volta abbandonata Lirey (non vi farà più ritorno) verrà conservata nei territori feudali di Humbert.

Alla sua morte, avvenuta nel 1438, la vedova non restituirà la Sindone ai canonici di Lirey, nonostante le proteste di questi ultimi, oltre al fatto che la rendita promessa per alleviare la perdita di oboli da parte dei fedeli derivante dall’assenza del telo, non sarà mai pagata. Margherita sarà scomunicata nel 1457, quando ormai la Sindone, da circa quattro anni, era diventata proprietà dei Duchi di Savoia. 

LA SINDONE ACQUISITA DAI SAVOIA

Il 1453 è un anno importante per quanto riguarda le vicende relative alla Sindone. Si ha infatti il passaggio di proprietà dalla famiglia De Charny ai Savoia. Data tradizionalmente indicata per tale passaggio è il 22 Marzo.

Intanto il 07 Febbraio del 1460 muore Margherita De Charny. 

Nonostante gli anni passati dal prelevamento della Sindone dalla chiesa di Lirey, avvenuto nel 1418, era ancora aperta la questione delle rendite da elargire ai canonici del luogo. Scomunicata Margherita nel 1457, sarà il Duca Lodovico di Savoia ad impegnarsi affinché i canonici ricevano una pensione annua a causa della perdita del telo. 

Negli anni successivi la Sindone seguirà gli spostamenti dei nuovi proprietari, così da arrivare per la prima volta in Italia nel 1478, con una probabile ostensione a Pinerolo. Si ha notizia della presenza della Sindone a Vercelli nel 1494, mentre nel 1498 il Sacro Lino si trova a Torino.