La Sindone, conservata a Torino dal 1578 è un lungo lenzuolo di lino, lungo in media metri 4,41 e largo metri 1,13.
Sul telo, che presenta un colore giallo ocra chiaro, si notano le impronte che riproducono l’immagine di una figura umana, vista di fronte, a sinistra dell’osservatore e di spalle, a destra.
Tuttavia sul telo sono presenti altre tracce, altri segni che raccontano le vicissitudini che si sono succedute nel tempo.
Se si osserva l’immagine anteriore, sono visibili il volto, incorniciato da capelli lunghi e barba; il torace e le braccia che sono incrociate sul pube; gli arti inferiori.
Osservando l’immagine dorsale risultano visibili la nuca, la schiena, gli arti inferiori e la pianta dei piedi.
Secondo la tradizione la Sindone è il lenzuolo citato dai Vangeli, utilizzato per la sepoltura di Gesù, sebbene la stessa cosa non possa essere affermata con certezza a livello scientifico, nonostante oltre un secolo di studi.
Una delle definizione più corrette è quella data da San Giovanni Paolo II nel 1998. “La Sindone è specchio del Vangelo”, rimando diretto e immediato alla Passione di Gesù.
La Sindone è custodita all’interno del Duomo di Torino in un apposito spazio creato sotto la Cappella Reale, sulla navata di sinistra.
Per aiutare a comprendere quelle che sono le caratteristiche base della Sindone, può essere utile la visione del video in basso, che permette sinteticamente di conoscere cosa è la Sindone e cosa si vede.